Oramai, dal punto di vista meteorologico, la situazione dei prossimi giorni sembra ben definita, assistendo al passaggio di due perturbazioni che potrebbero regalare le prime forti precipitazioni di questo mese di Febbraio, finora estremamente asciutto.
Il primo passaggio è relativamente debole, si tratta del transito di una perturbazione atlantica da nord ovest, che, come di consueto in questi giorni, verrà bloccata dall’Arco Alpino; tuttavia questa volta riuscirà a creare degli effetti perturbati anche su Emilia e sull’Appennino Toscano nella serata di Venerdì 11 Febbraio e durante la notte.
Precipitazioni nevose si verificheranno durante la notte e la mattinata sulla dorsale appenninica, in seguito all’arrivo di un nucleo di precipitazione guidato dalle correnti di tramontana.
Aria fredda è in arrivo da nord est, e le precipitazioni saranno sotto forma di neve fino a circa 1000 metri di altezza.
L’Appennino tornerà dunque a rivestirsi di bianco con quantitativi che potrebbero raggiungere i 10-15 cm di spessore.
Il tempo poi sarà in miglioramento già dalla mattina; non sono previste precipitazioni, invece, sulle zone di pianura se non possibili brevi passaggi piovosi sui rilievi meridionali durante la notte.
Dalla giornata di domenica, si profila l’arrivo di una perturbazione atlantica intensa, preceduta da correnti meridionali: il tempo è previsto in peggioramento con piogge a partire dalla seconda parte della giornata.
Un cenno alla cronaca della giornata di Mercoledì 9 Gennaio: ancora una volta, notevole la differenza tra le temperature misurate in montagna e quelle misurate in pianura.
Le temperature minime sono state infatti molto basse su varie località pianeggianti, in particolare delle zone più interne.
-2,8° la temperatura minima misurata infatti ad Agliana ed a Montale (PT), -1,0° quella misurata a Firenze Peretola, -3,6° a Gaiole in Chianti (SI), -4,7° a Sovicille (SI), -4,5° a Badia Agnano (AR), e ben -5,9° a Palazzo del Pero (AR).
Il contrasto con le zone di montagna, con una minima di +2,3° a quota 1500 metri della Doganaccia, è notevole, e mostra l’aria calda presente in quota in questa zona di Alta Pressione che resta presente sulla Toscana.
Le massime invece sono state miti per la stagione, con punte di +16,2° a Firenze, +16,0°a Grosseto, +17,3° a Piombino (LI).